Colpevoli di viaggio
di e con Monica Corimbi
BocheTeatro
liberamente ispirato ai testi di Erri De Luca
“La tendenza generale è evitare incontro tra chi dà e chi ha bisogno, è la sterilizzazione dei rapporti. Ma il dare e il ricevere non sono solo voci di partita doppia. Passare sul marciapiede dove una persona è ferma a chiedere, essere messo spesso alla prova di aiutare o no: c’è chi nega per principio, chi invece dà comunque qualcosa a chiunque senza soppesare lo stato di bisogno, e tra questi due bordi ci sono i molti di noialtri che rispondono bene o male secondo umore, fretta, disponibilità di spiccioli. Sulla strada si sfiora il malanno altrui e si è spinti a un gesto che è prima di tutto di fiducia. In questo c’è un incontro per breve che sia. Si rallenta il passo, si scambia uno sguardo, perfino un sorriso, si cava di tasca il denaro e lo si poggia con un po’ di cura nella mano. Così avviene uno scambio tra chi dà e chi riceve, e chi dà sa anche di ricevere una risposta. La necessità bussa dai suoi luoghi e chiede incontro lì, sul marciapiede, nelle corsie d’ospedale, nelle celle stivate di senza famiglia e senza terra, sulle spiagge degli sbarchi. Difficile è il contagio con la disuguaglianza, la perdita di libertà, la mancanza di fraternità. Dare è difficile perché implica contatto da persona a persona” (Erri de Luca).
Storie di emigrati senza volto. Nello spettacolo si è provato a immaginare quei volti e a dare voce alla loro disperazione. I racconti, accompagnati da musiche originali e da video installazioni, evocano emozioni contrastanti, paura, impotenza, desiderio di accogliere.