La supplente
La Fabbrica Illuminata
Testo di Giuseppe Manfridi
Con Elena Pau
Voci di Michela Cidu, Valeria d’Elia, Giulia Giglio, Federica Melis, Federico Giaime Nonnis, Leonardo Tomasi
Regia di Giuseppe Manfridi
Gli spettatori comprenderanno ben presto di costituire la scolaresca per la quale una donna, ingombra di insondabili segreti, è stata chiamata a improvvisare una lezione sui poeti risorgimentali. Nulla di più scolastico, nulla di più ginnasiale. Sarà un caso, ma l’argomento non coglie impreparata Stella, la supplente, che parlando d’altro, in realtà sembra parlare di sé. Del suo essere segretamente scrittrice. Forse, una poetessa vera. Poetica, sicuramente. Il suo eloquio fa intuire una psiche sottoposta a profonde sofferenze tenute ostinatamente celate, mentre un contrappunto enigmatico scandisce il tempo della sua presenza nell’aula: schegge di frasi si intromettono a commentare quell’ora come se a pronunciarle fossero gli alunni stessi chiamati, successivamente, a deporre come testimoni di chissà quale drammatico avvenimento. Un clima da suspense e strane tinte da racconto nero si spargono per la scena, malgrado l’ironia e il sense of humor che pervade la lezione. Forse, perciò, a tratti si potrà anche sorridere, ma mai abbassando la guardia di un’attenzione crescente imperniata su due domande pungenti: chi è quella donna? E cosa mai è stata in grado di fare a termine della sua inquietante lezione?