La vedova scalza
Theandric
Tratto da “La vedova scalza” di Salvatore Niffoi, premio Campiello 2006
Con Carla Orrù, Fabrizio Congia, Marco Secchi, Andrea Vargiu
Maschere: Marilena Pitturru
Musiche: Menhir
Regia: Maria Virginia Siriu
Siamo nella Barbagia degli anni ’30, popolata di piccoli paesi in cui la vita è regolata dai podestà e dalle leggi non scritte della società tradizionale. La violenza è ovunque: nello strapotere fascista, nelle angherie delle forze dell’ordine, nel sistema di usi e consuetudini che fossilizza i membri della società in una serie di ruoli prescritti e azioni comandate. La donna ne fa parte in pieno: dedita alla vita rurale, è destinata solo alla preghiera e alla procreazione. Ma la protagonista, Mintonia, appare da subito come il personaggio adatto a rompere questo circolo vizioso. Al contrario delle donne del suo paese si istruisce, legge Grazia Deledda e Tolstoj, è recalcitrante all’idea di subire dei soprusi senza proferir parola. Sceglie da sé il proprio marito, Micheddu, a dispetto della contrarietà dell’intero paese che lo guarda con sdegno a causa del suo carattere ribelle. Se la violenza dovesse trionfare, il finale sarebbe scontato, invece….