Lo straniero
Akròama
di Albert Camus
drammaturgia e regia di Lelio Lecis
con Simeone Latini, Tiziana Martucci, Giuseppe Boy, Stefano Cancellu, Tiziano Polese, Naika Sechi
Lo spettacolo, secco e tagliente, mette a fuoco il senso dell’assurdo di una vita nella quale anche la morte e un casuale omicidio possano condurre alla coscienza d’essere e di sentire. La storia si sviluppa in una sorta di ricostruzione in un’aula di tribunale, dove i fantasmi algerini in kefta conducono Meursault a rivivere a tappe, in una sorte di Via Crucis, i punti cardine della storia: il funerale della madre, il rapporto con Maria, l’amicizia con Raimondo, il delitto, il processo e la ghigliottina incombente. L’anonimo impiegato Meursault, antieroe indifferente, vive e muore indagando la contraddizione tra l’uomo che vuol capire e il mondo che resta distante e incomprensibile. Lo spettacolo mette a fuoco lo stravolgimento della sua vita nell’arco di appena quattro giorni, con un percorso che lo porterà alla morte.