A sgonfie vele 

Affettuosa ironia autoironica sulla storia della Sardegna dal tempo dei primi tentativi di nuraghe sino agli ultimi recenti per il Betile. A cosa servivano i nuraghi? Avevano funzioni secondarie? Di sicuro rispettavano l’ambiente e la legge salva coste. Com’erano i sardi antichi? Erano come Gavino Sale? O più biondi? Cosa succedeva in Sardegna quando nel mondo si verificavano gli eventi clamorosi che avrebbero decretato cambiamenti epocali: la fondazione di Roma, la scoperta dell’America, la discesa in campo di Berlusconi? Lingua, cultura, tradizioni, identità: nella loro evoluzione tra dominazioni, scambi e ibridazioni. I grandi uomini e le grandi donne: da Amsicora a Soru, dalla Deledda a Maria Assunta Calvisi.

 

La Sardegna nella storia del mondo. Cosa succedeva nella piccola isola del Mediterraneo mentre il mondo si evolveva, faceva guerre, scopriva, inventava?

Qual era la razza sarda? Quali popolazioni l’hanno formata? Come mai i documenti scritti non si trovano?

Quali animali l’hanno popolata? Come erano le prime pecore? Il muflone era anche allora in via d’estinzione?

Domande ce ne sono tante, argomenti di più ancora, studiosi di queste questioni ancora di più, e il numero si ingrossa ulteriormente quando si passa a quelli che hanno scritto di questi frammenti di storia.

I libri sui Giudicati di Arborea, sulla cacciata dei piemontesi, sono infiniti e non accennano a placarsi.

Anche questo scritto, scritto per essere detto, si aggiunge alle tante voci, non per sistemarle, in tutti i sensi, ma per alleggerire dai luoghi comuni, per riempire vuoti colpevoli, per sorridere della nostra storia, con affetto ovviamente, senza tifo esagerato, per i nostri eroi, la nostra salsiccia, il nostro vino, il nostro sughero e tutto quanto ci fa entrare in competizione con gli altri.